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“Aiutini” dalla geotermia Franci non molla la presa

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CASTEL DEL PIANO La geotermia potrebbe aiutare le imprese dei comuni geotermici amiatini a risparmiare sull’energia e potrebbe anche sostenere concretamente i lavori per il ripristino della ormai chiacchieratissima strada del Cipressino, per la quale non è escluso che i comuni sarebbero disponibili a metterci del loro.

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

Nella bisaccia dei buoni propositi del sindaco di Castel del Piano Claudio Franci, continuano a esserci queste due priorità, perché la vita economica della montagna si regge proprio sulla buona salute delle tante aziende che la crisi ha messo in ginocchio. E chi ha resistito e scelto di rimanere in Amiata, ha bisogno di vie di comunicazione decenti ed efficienti. A Radicondoli, mercoledì scorso, all’incontro dei sindaci dei comuni geotermici con il governatore della Toscana Enrico Rossi, nello scenario di rilancio dello sfruttamento geotermico (fra l’altro l’incontro partiva dalla visita di un laboratorio Enel che oggi, acquisito dalla Regione, è stato messo a disposizione per collaudi di strumentazioni di tecnologia avanzata), il sindaco di Castel del Piano non ha rinunciato a qualche speranza di ottenere da Enel Gren Power, col sostegno regionale, dei vantaggi per le imprese amiatine. «Oltre che ai già ottenuti trasferimenti ai comuni legati allo sfruttamento del vapore _ afferma Franci _ credo possibile una trattativa con Enel per le seguenti materie: intanto l’utilizzo dell’imprenditoria locale per la manutenzione avanzata delle centrali e questo potrebbe essere un’opportunità di valore per le nostre ditte; secondo punto, si potrebbe aprire una trattativa per abbassare alle imprese i costi dell’energia. La Regione si è detta disponibile a promuovere un negoziato Comuni – Enel con questo obiettivo di abbassare i costi. Per arrivare al dunque _ anticipa Franci _ è mia intenzione convocare al più presto le imprese delle zone artigianali e industriali di Orcia, Marinella, Cellane e Monte Giovi, per concordare con loro un percorso e mettere sul piatto i dati dei consumi e dei contratti con Enel». Ma la questione che più sta a cuore a Franci è la strada del Cipressino, senza la quale l’imprenditoria amiatina è destinata a boccheggiare. «Altra questione bollente, questa, afferma Franci. La Regione per la viabilità non ha soldi, ma sarebbe forse possibile poter trovare un punto di incontro: nel pacchetto delle risorse che arrivano alla Regione dalla geotermia, potremmo fare un accordo di programma: il cinquanta per cento dei soldi li metterebbero i Comuni e il cinquanta per cento la Regione Toscana. Ma siccome il Cipressino è della Provincia, anche quest’ultima dovrebbe fare la sua parte. Credo che l’Amiata pregiudizialmente non direbbe no. Anzi, siamo favorevoli a un tavolo, ma a una condizione inderogabile. Che la Provincia parta col primo lotto del Casalino per il quale c’è un impegno ufficiale e c’è già un finanziamento . Solo così si potranno aprire nuovi spazi di confronto per sostanziare una partita che per noi è sangue e linfa vitale». Insomma si potrebbe muovere qualcosa, a patto che vi sia una volontà comune. E può darsi che qualcosa di più si concretizzi quando il 22 ottobre il governatore Enrico Rossi sarà in Amiata e fra i numerosi appuntamenti avrà anche un incontro con le imprese locali».