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Agroecologia Circolare di Legambiente: anche il produttore CCER “Vapori di Birra” tra gli Ambasciatori del Territorio

Vapori di Birra, il birrificio artigianale geotermico appartenente alla Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile, è tra gli Ambasciatori del Territorio del primo Forum nazionale di Legambiente sull’Agroecologia Circolare

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Vapori di Birra, il birrificio artigianale geotermico appartenente alla Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile, è tra gli Ambasciatori del Territorio del primo Forum nazionale di Legambiente sull’Agroecologia Circolare


Si è svolto a Napoli, nei giorni scorsi, il Forum Nazionale di Legambiente per un “Green new deal dell’agricoltura libera dalla dipendenza di chimica e plastica, per combattere la crisi climatica e rilanciare l’economia verde” sotto il segno dello slogan “Agroecologia circolare: dal campo alla tavola”.

Un modello di agricoltura che quello che è un settore per il made in Italy, strategico non solo da l punto di vista economico ed ambientale.

L’emergenza climatica – e la conseguente sfida –, rende alcune azioni non più rinviabili, tra cui una rinnovata attenzione e sostenibilità ambientale delle filiere, l’uso delle rinnovabili, una maggiore efficienza e risparmio energetici, innovazione tecnologica delle macchine e attrezzature agricole in chiave sostenibile oltre che, naturalmente, ad una decisa spinta per rendere l’intero comparto plastic free.

Le politiche agricole nazionali e comunitarie devono cambiare rotta se vogliamo davvero rilanciare questo settore in chiave green – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente -. Una parte della buona imprenditoria e della buona agricoltura italiana si sta dimostrando già molto attenta sia alle esigenze dei consumatori, che chiedono cibo sano e tracciabile, sia rispetto alla necessità di una svolta epocale per ridurre i processi di inquinamento ambientale”.

E proprio in questa direzione vanno gli Ambasciatori del Territorio, produttori di Cibo e Bellezza, definite “realtà agroalimentari che producono nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori, che mettono al centro la sostenibilità ambientale e la salute dei consumatori”.

Tra questi, Vapori di Birra, probabilmente unica realtà brassicola italiana e tra le poche “al mondo che produce birra artigianale utilizzando come fonte primaria di energia il vapore geotermico”.

La piccola azienda, localizzata nel comune di Castelnuovo Val di Cecina (PI), nel cuore dell’area geotermica tradizionale toscana, produce 8 tipologie di birra dai nomi evocativi (Geyser, Sulfurea, Magma, Thera, Lokomotiv, Ipagea, Accademica, Fiamma) attraverso un impianto – leggiamo nella motivazione di Legambiente – “appositamente modificato per impiegare l’energia geotermica anziché i tradizionali combustibili fossili, pertanto l’intero processo risulta ecosostenibile e presenta un ridotto impatto ambientale in quanto si azzera l’emissione di CO2 in atmosfera”.

Una sostenibilità che si ritrova all’interno della CCER- Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile della Toscana, di cui Vapori di Birra è socio produttore.

La CCER – nata un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la biodiversità e CoSviG-Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche -, infatti, è la prima Comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile operante nel settore agroalimentare che insiste sui metodi di produzione oltre che sui prodotti, ed è composta da imprenditori che hanno come priorità quella della sostenibilità ambientale accomunati dall’impiego “predominante di energie rinnovabili nel proprio processo produttivo, materie prime esclusivamente toscane e sede produttiva all’interno della regione toscana”.