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Agricoltura: L’export frutta in Maremma, l’import frena

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Dall’analisi della Camera di Commercio, Grosseto ricalca l’andamento nazionale, anche se resta un territorio poco orientato verso i mercati esteri

Fonte: QuiNewsMaremma.it

Autore: QuiNewsMaremma.it

Il Centro Studi e Ricerche della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ha ultimato il rapporto sull’andamento del commercio estero nel primo semestre del 2016. I contenuti salienti del rapporto hanno fotografato la situazione relativa all’interscambio commerciale con i mercati esteri per le province di Grosseto e Livorno. 

Col primo semestre 2016 pare affievolirsi il periodo espansivo del commercio estero italiano, in precedenza favorito anche da alcuni fattori esogeni all’economia nazionale che avevano iniziato ad agire già dalla seconda metà del 2014: una svalutazione dell’euro rispetto alle principali monete internazionali ed una poderosa diminuzione del prezzo del petrolio. Ora che i due fenomeni si sono stabilizzati, pare raffreddarsi pure l’interscambio nazionale con l’estero, che rimane comunque su livelli storicamente elevati. Nel periodo in esame, l’export nazionale è rimasto fermo sui livelli del giugno 2015, mentre l’import è diminuito di 3,3 punti percentuali, così che il saldo commerciale con l’estero risulta ancora più positivo che in passato.

Al contrario di quanto visto per l’intero Paese, la Toscana mostra ancora la solita “vivacità” sui mercati esteri e mette a segno variazioni moderatamente positive sia dal lato delle esportazioni, sia su quello delle importazioni. Il territorio toscano ha, in definitiva, un grado di apertura al commercio estero ed una propensione all’export maggiori rispetto alla media delle regioni italiane. Al di là delle variazioni percentuali, l’entità del commercio grossetano con l’estero risulta estremamente contenuta in termini di valori, ma ampiamente positiva in termini di saldo commerciale

Per quanto riguarda le importazioni, a Grosseto queste si concentrano essenzialmente in prodotti delle attività manifatturiere, estrazione di minerali da cave e miniere e prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. I tre settori presentano andamenti assai diversi: per il primo si rileva un calo tendenziale di media entità, per il secondo una sostanziale stabilità e per il terzo una robusta crescita. Le esportazioni grossetane si concentrano esclusivamente sui prodotti manifatturieri e possono essere riassunte in due comparti: prodotti alimentari, bevande e tabacco e sostanze e prodotti chimici. Nel complesso, l’import manifatturiero grossetano si attesta oltre i 53 milioni di euro, l’export oltre i 164: il saldo commerciale con l’estero è dunque positivo per oltre 110 milioni di euro. Tra i territori più gettonati c’è l’Unione Europea e l’America del Nord.