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A Lammari l’edificio è classe energetica A+ e alta sostenibilità ambientale

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Inaugurato il primo asilo nido energeticamente autosufficiente

Fonte: Greenreport

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L’asilo nido “Cosimo Isola” di Lammari, realizzato dal Comune di Capannori (Lu) grazie a un investimento di 1 milione e 300 mila euro, di cui 800 mila finanziati dalla Regione tramite i fondi Cipe, è un un modello dal punto di vista della sostenibilità ambientale: «E’ interamente costruito in legno massiccio di abete –spoiagano in Comune –  senza colle o altre sostanze chimiche ed è certificato in classe energetica A+ impiegando soluzioni tecnologiche utilizzate per la prima volta in Toscana in ambito pubblico. Dispone di spazi aerati automaticamente, di finestre con vetri capaci di filtrare i raggi solari riducendo il riscaldamento degli ambienti nei mesi più caldi e, una volta installati i pannelli fotovoltaici e l’impianto solare termico, sarà autosufficiente dal punto di vista energetico».
La nuova scuola, in grado di ospitare 50 bambini da 0 a 3 anni, è intitolata a Cosimo Isola, dato che il terreno su cui sorge è stato donato al Comune dalla ditta “Isola Spa” di Lammari di cui è titolare il figlio Luigi, è moderna e colorata e si articola su una superficie di circa 700 metri quadrati. L’edificio è un esempio di bioedilizia. Il riscaldamento è a pavimento, gli spazi  frequentati dai bambini hanno un sistema automatico di areazione e le finestre sono in legno con vetri altamente isolanti e “a fattore solare”, ovvero in grado di filtrare i raggi  del sole impedendo che gli ambienti interni si surriscaldino.
La scuola si sviluppa su un unico piano. Da un’ampia zona di ingresso si accede alla “zona adulti” situata a nord e alle tre sezioni del nido.  La ‘zona adulti’ comprende la cucina, un locale per gli educatori, uno spazio per un piccolo laboratorio e  servizi igienici.
Le tre sezioni (una per  piccoli  da 6 a 12 mesi, una per quelli da 12 a 24 mesi  ed una per i bambini da 24 a 36 mesi) sono contraddistinte da colori diversi: giallo, blu e arancione. La copertura  delle sezioni è a “shed” (o a denti di sega) particolarmente usata nei capannoni industriali, diversa da quella della zona adulti che è piana. Ogni sezione ha un ingresso con armadietti e giochi, dal quale si accede all’area dormitorio, e ad un’ampia area ludico-formativa, al cui interno i bambini consumano anche i pasti,  e  propri servizi igienici.
Le tre grandi aule sul lato sud hanno una parete vetrata per permettere di sfruttare al massimo la luce naturale, che dà su un pergolato in legno dove possono essere predisposti giochi e che consente l’accesso all’ampio giardino.
Al nido si accede con un percorso pedonale nel verde ed uno carrabile a servizio principalmente della cucina.
L’edificio è stata inaugurato oggi  durante una festa alla quale ha partecipato anche il sindaco, Giorgio Del Ghingaro che ha detto: «Questa è una delle espressioni più concrete dell’innovazione che abbiamo introdotto a Capannori e che ha dato benefici tangibili a tutta la comunità.  Con il nuovo nido, da una parte diamo una risposta puntuale e precisa alla crescente domanda di servizi per la prima infanzia, permettendo alle mamme e ai papà di meglio conciliare i tempi lavorativi con quelli familiari. Dall’altra parte continuiamo a costruire edifici pubblici ecologici e a basso impatto ambientale che servono da modello per il territorio e quello limitrofo. Le nuove generazioni rappresentano il nostro futuro; noi diamo a loro, per primi, il buon esempio».