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A che punto è la legge regionale sulla geotermia

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Nardini: «La Giunta l’ha approvata ormai da settimane e presto lo farà anche il Consiglio regionale»

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Regione Toscana è al lavoro da mesi per varare una nuova legge – attualmente all’esame del Consiglio Regionale – incentrata su una “geotermia 2.0”.

Tale normativa dovrebbe consentire – nelle intenzioni dei promotori – di sottoporre la coltivazione di questa fonte rinnovabile naturalmente presente nel sottosuolo a criteri di sostenibilità ancora più stringenti rispetto agli attuali, che già oggi non delineano criticità: ridurre al massimo le emissioni inquinanti in atmosfera (prevalentemente ammoniaca, mercurio, acido solforico e boro) e gli impatti paesaggistici degli impianti, favorire sia il recupero del calore sia quello della CO2.

Ma a che punto siamo in realtà?

«Voglio tranquillizzare chi si dice preoccupato rispetto allo stallo della legge regionale in materia – dichiara al proposito la consigliera regionale Alessandra Nardini (PD) – La Giunta l’ha approvata ormai da settimane e presto, su questo garantisco il mio massimo impegno, lo farà anche il Consiglio regionale. La discussione all’interno del nostro Gruppo consiliare si è conclusa con una sintesi che trova espressione nella proposta di legge elaborata dalla Giunta. Per tutte queste ragioni, quindi, ritengo che sia fondamentale approvare quanto prima la legge regionale sulla geotermia. Abbiamo discusso, approfondito, ascoltato. Adesso approviamo la legge senza rallentamenti, diamo quel segnale chiaro che la Toscana aspetta».

Si tratta di un tema particolarmente sentito sul territorio, come mostrano le «grandi manifestazioni di Pomarance (Larderello, ndr) e Santa Fiora, dove cittadini, imprese del territorio, lavoratori, sindacati ed istituzioni hanno manifestato uniti, dobbiamo continuare a far sentire forte il nostro sì alla geotermia. Il Governo – incalza Nardini – non pensi di avere archiviato la questione. Il Ministero dello Sviluppo Economico deve tornare indietro dall’idea scellerata di depennare la geotermia dal decreto Rinnovabili: questo è un sistema di produzione energetica moderno ed ecologico e non possiamo accettare che, per superstizioni antiscientifiche, si mettano a rischio migliaia di posti di lavoro e si condannino interi territori allo spopolamento. Il presidente Rossi, e con lui l’assessora Federica Fratoni, hanno combattuto questa scelta scellerata fin dal primo momento. Mi chiedo cosa pensino gli amministratori locali vicini alle attuali forze di Governo: sono disponibili a portare avanti, insieme alla Regione, questa battaglia? Sono disponibili a far sentire a Roma che non stanno dalla loro parte ma da quella del loro territorio? Questo è il momento della chiarezza e della coerenza. La Toscana non starà a guardare e sulla geotermia ha una posizione chiara: continuare a coniugare, come l’esperienza dimostra si possa fare, sviluppo, lavoro e rispetto per l’ambiente, grazie all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili».