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Geotermia: L’International Geothermal Association guarda all’esempio della geotermia toscana

Brommer: «Un faro per un'azione integrata sull'utilizzo delle risorse geotermiche a beneficio della società in generale»

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Brommer: «Un faro per un’azione integrata sull’utilizzo delle risorse geotermiche a beneficio della società in generale»


Uno sviluppo davvero sostenibile per un’energia rinnovabile non si misura solo in termini ambientali o economici, ma anche sociali, e sotto questo profilo l’esperienza toscana si conferma essere un punto di riferimento a livello globale come testimonia la visita istituzionale condotta nei giorni scorsi dalla direttrice esecutiva dell’IGA (International Geothermal Association), Marit Brommer.

Accompagnata da Adele Manzella – primo ricercatore dell’IGG-CNR e presidente uscente dell’Unione Geotermica Italiana (UGI) – e dal ricercatore dell’Università di Ginevra Luca Guglielmetti, oltre che da Luigi Parisi, Luca Rossini e Sara Montomoli di Enel (rispettivamente responsabili Geotermia Global, Geotermia Italia e Geothermal Innovation), Brommer ha potuto approfondire la storia di questa risorsa rinnovabile con un confronto dedicato presso le Nuove Officine di Larderello, per poi spostarsi al Museo della Geotermia con una visita tecnico scientifica centrale di Valle Secolo e alle manifestazioni naturali di Sasso Pisano, seguite da quelle alle attività delle serre e del birrificio Vapori di Birra, che utilizzano il calore geotermico per i loro processi di produzione, nonchè al MUBIA di Monterotondo Marittimo (Museo delle Biancane) che racconta la geologia della zona. 

«L’esperienza diretta di vedere la forte connessione tra l’energia geotermica e le persone che beneficiano di questa fonte di energia naturale sotto i nostri piedi è stata una fantastica rivelazione – spiega Brommer – le centrali sono magnifici esempi di come Enel Green Power generi elettricità da oltre un secolo e di come sia possibile utilizzare la risorsa geotermica per diversi scopi. Con l’approccio innovativo e un’attenzione mirata alla sostenibilità, la risorsa geotermica diventa volano di sviluppo sostenibile nella regione attraverso la collaborazione fra imprenditori e stakeholder locali. Sono convinta che molte persone siano interessate ad avere un’esperienza diretta della geotermia e mi impegno affinché IGA ed Enel Green Power, insieme ai nostri stakeholder nella regione, intraprendano un viaggio fruttuoso che mostri come queste storie di successo possano andare di pari passo con obiettivi di sostenibilità. La mia visione è che Larderello, in Toscana, possa essere un faro per un’azione integrata sull’utilizzo delle risorse geotermiche a beneficio della società in generale».

La visita – spiegano da Enel – rappresenta l’inizio di un percorso che potrà aprire prospettive importanti per future collaborazioni con l’IGA: sotto questo profilo è risultato particolarmente interessante il confronto su come la geotermia possa contribuire alla transizione ecologica con un contributo a 360°, dall’energia elettrica al settore termico, promuovendo proprio a partire dai territori toscani iniziative di sostenibilità.

«Queste visite, nate dallo spirito di collaborazione internazionale di UGI, confermano oggi come sempre – conclude Manzella – il grande interesse per l’esempio concreto di sviluppo integrato e sostenibile delle aree geotermiche toscane. L’ottimo connubio tra le strepitose risorse naturali, l’elevata competenza dell’industria italiana in tutta la filiera dello sviluppo geotermico, le economie dei territori a comprendere anche gli aspetti turistici, fanno di queste aree un esempio che non deve apparire un’eccezione».

Anche perché resta molto da migliorare: «La geotermia rappresenta un volano di sviluppo anche con risorse meno pregiate ma estese a gran parte del territorio italiano e va inserita più approfonditamente nella pianificazione energetica nazionale».

Basti pensare all’annosa questione degli incentivi FER2 per la produzione geotermoelettrica, promessi dal Governo nazionale ormai innumerevoli volte – l’ultima dal ministro Cingolani, che aveva indicato il settembre appena concluso come deadline – ma ancora non arrivati.