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Geotermia toscana, nel 2016 già 14 milioni di euro in appalti per le imprese locali

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Si guarda alla creazione di un distretto geotermico unico toscano. Il punto della situazione dell’Osservatorio

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Il protocollo “Local Content” firmato nel giugno dello scorso anno da Enel Green Power sanciva una sorta di “impegno” da parte della multinazionale energetica a massimizzare le ricadute socio-economiche nei confronti delle imprese aventi sede all’interno del territorio dei Comuni dell’area tradizionale sedi di impianti geotermici.
Impegno importante se consideriamo che ogni anno Enel Green Power pubblica circa 260 tra gare e bandi per un totale di circa 150 milioni di euro aventi ad oggetto tutte quelle attività (costruzione ed efficientamento impianti, manutenzione ordinaria e straordinaria, servizi vari, etc.) collaterali agli impianti geotermici stessi.
È chiaro che, per il territorio, puntare sulla formula “chilometro zero” per tutte queste attività sarebbe -per usare un eufemismo- quantomeno auspicabile.
E i numeri diffusi durante il tavolo di aggiornamento periodico dell’Osservatorio geotermico, riunitosi nei giorni scorsi a Larderello, dicono che l’attuazione del protocollo sta andando verso la direzione giusta.
Nei primi mesi del 2016 le imprese dei territori geotermici -dall’area tradizionale di Larderello a quella senese di Radicondoli e Chiusdino fino all’Amiata- hanno aumentato la loro attività con ricadute economiche in appalti pari a quasi 14 milioni di euro (a fronte dei 25,5 milioni di euro in commesse realizzate nei primi 10 mesi del 2015). È stata dunque espressa soddisfazione per questo primo anno di lavoro e per i miglioramenti registrati dai sindaci geotermici.
Nell’ultimo periodo –ha detto Loris Martignoni, sindaco di Pomarance, a nome dei sindaci e delle istituzioni presenti– è evidente il cambiamento di marcia e di rapidità di risultati, grazie al lavoro congiunto che abbiamo svolto. I progetti di sviluppo futuri ci aprono prospettive importanti: come sindaci continueremo a monitorare la situazione e a collaborare con Enel Green Power per favorire lo sviluppo economico, occupazionale e ambientale del territorio».
«Sono i primi importanti segnali che stiamo procedendo nella direzione giusta -concorda soddisfatto il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi- il percorso intrapreso è strategico per il futuro sviluppo del nostro comune in termini di ricchezza e occupazione».
L’incontro, a cui hanno partecipato il responsabile geotermia Enel Green Power Massimo Montemaggi, il Global Chief Procurement Officer di Enel Green Power, Dino Marcozzi, e il responsabile acquisti geotermia Marco Cammelli, il responsabile affari territoriali Centro Italia Enel, Fabrizio Iaccarino, i sindaci dei Comuni geotermici, l’Osservatorio delle Imprese dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Cecina e l’Amministratore Unico di CoSviG-Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche,Piero Ceccarelli, è stato anche l’occasione per tracciare le linee operative dei prossimi mesi.
In particolare, è stato deciso di elaborare una proposta di progetto di creazione di un protocollo local content unico per tutta la geotermia toscana, che comprenda anche i 3 Comuni amiatini di Arcidosso, Santa Fiora e Piancastagnaio, un primo passo verso la creazione di un “distretto geotermico unico toscano”. Si tratta di un lavoro che si inserisce nel percorso congiunto con la Regione Toscana, con gli enti locali e con il CoSviG cominciato con il primo protocollo della geotermia del 2007.
«Stiamo lavorando –osserva Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso– per inserire nel protocollo ulteriori misure che diano sempre maggiori opportunità alle imprese locali, anche alla luce delle recenti modifiche previste dal codice degli appalti, e per favorirne la crescita dal punto di vista specialistico nell’ottica di creare un vero e proprio distretto geotermico toscano. Importante anche il lavoro che, come sindaci dei comuni geotermici, stiamo facendo per far diventare CoSviG sempre più soggetto promotore di sviluppo economico a sostegno delle imprese e delle istituzioni locali: in questo senso, la recente apertura della sede operativa di CoSviG anche sull’Amiata è un segnale significativo che va nella direzione auspicata».