Venerdì 26 Settembre Albani Elisa, Benedetto Giada Anna, Dalla Verde Martina, Maurizio Ubiali, studenti del corso magistrale in “Strategie e Tecniche della Comunicazione” dell’Università di Siena, hanno presentato al Santa Maria della Scala di Siena, nell’ambito del Laboratorio di Monitoraggio Civico Cohesion4Climate il progetto relativo al polo didattico della Scuola “Angeli di San Giuliano di Puglia” di San Casciano dei Bagni.
Il Laboratorio di Monitoraggio Civico Cohesion4Climate realizzato dai 4 studenti del corso magistrale in “Strategie e Tecniche della Comunicazione” dell’Università di Siena, si propone di, leggiamo nella descrizione, “…capire, attraverso una verifica dal basso, come vengono utilizzati, quali effetti generano, e se davvero fanno la differenza per la nostra comunità (…) e raccogliere idee e proposte per migliorarne l’efficacia e orientare la realizzazione di ipotetici progetti futuri”.
Una iniziativa che si colloca in un quadro più ampio che coinvolge le Università di Siena e Roma La Sapienza e per la cui realizzazione ci si è affidati alla struttura di Monithon nell’ambito del progetto Cohesion4Climate, cofinanziato dall’Unione europea e realizzato in partenariato con Il Sole 24 Ore, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Cnr Issirfa e PressOne.
Ad essere messo sotto la lente dell’indagine è stato, stavolta un ambizioso progetto realizzato nel Comune di San Casciano dei Bagni (SI) che prevedeva un ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili all’interno di un plesso scolastico, ovvero la scuola degli “Angeli di San Giuliano di Puglia”.
Il progetto, finanziato per un ammontare di circa 400.000 € – di cui 280.000 € di fondi POR FESR 2014-2020, 59.000 € di contributo GSE e la restante parte di fondi propri del Comune -, costituiva una grossa scommessa per un un piccolo centro come San Casciano dei Bagni, che assomma nel proprio territorio meno di 1.500 abitanti che l’Amministrazione, supportata da CoSviG in tutte le varie fasi progettazione, realizzazione e direzione dei lavori, ha deciso di affrontare in nome della sostenibilità, andando a utilizzare energie rinnovabili e sopratutto un’altra risorsa presente sul territorio: la geotermia.
Un progetto, come leggiamo nel report, che, iniziato a fine 2022 e concluso nella prima metà del 2024, ha attraversato momenti delicati, a causa della necessità di effettuare le perforazioni (a oltre 100 metri di profondità), necessarie alla implementazione della pompa di calore geotermica, nel terreno roccioso che caratterizza la morfologia del sito, ma che comunque è riuscito a completare, almeno per ora, il percorso rinnovabile del plesso scolastico.
Non va dimenticato, infatti, che la Scuola “Angeli di San Giuliano di Puglia” di San Casciano dei Bagni disponeva già di impianto fotovoltaico da circa 20 kW, di dieci pannelli solari termici e di una pompa di calore aerotermica.
Le pompe di calore geotermiche installate con il nuovo progetto, utilizzano un sistema di sonde per scambiare energia termica con il sottosuolo, fornendo riscaldamento invernale, raffreddamento estivo e acqua calda, sfruttando il calore del sottosuolo come fonte di energia pulita e sempre disponibile.
Le 18 sonde installate sono costituite da tubazioni di andata e ritorno che raggiungono una profondità di oltre 100 metri e, durante il percorso del fluido, accumulano il calore del sottosuolo portandolo nell’impianto di riscaldamento.
Un insieme che, si legge nel report degli studenti dell’UniSI, consentirà ridurre di ben 75 Mwh i consumi elettrici e di 5,87 teq le emissioni gas serra.
Una svolta decisa in direzione di una sostenibilità reale e concreta.



















