C’è anzitutto l’Europa, dove si giocano due battaglie: quella per salvare i fondi strutturali e quella per una maggiore flessibilità del patto di stabilità e la regola aurea dello scorporamento degli investimenti lordi ai fini del disavanzo. Ci sono gli investimenti – pubblici anche, certo – essenziali in una strategia di rilancio economico. E c’è la ripresa della domanda interna, senza di cui qualsiasi crescita rischia di essere zoppa e sottoposta a troppe turbolenze internazionali.
Da qui discendono tre indicazioni per il futuro. Li enuclea sempre Rossi, nella conferenza stampa che segue immediatamente dopo alla presentazione del rapporto…(continua)



















