Un vero e proprio ponte tra Toscana e America, su temi e progetti legati alla Green Economy con idee e proposte che diventano di vitale importanza in un momento di crisi globale, sia economica che ambientale: un ponte che oggi ha toccato Firenze, spostando la discussione ad un convegno promosso dall’Associazione Amerigo all’Istituto Geografico Militare. La Green Economy è il cambiamento, in molti ne sono certi. A partire dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha ribadito l’impegno della Giunta per i prossimi cinque anni di Governo su sostenibilità ed economia che devono, secondo Rossi, viaggiare di pari passo.
“Penso che possiamo fare di più su questi temi ed ho tracciato tre linee – ha confermato il Governatore – innanzitutto un piano strategico che a partire dalla geotermia e con le presenza dei grandi centri energetici lungo la costa si ponga l’obiettivo di ridurre le emissioni nell’aria. E ancora aumentare le energie rinnovabili e fare della Toscana un centro di ricerca per le rinnovabili”.
E, ad oggi, secondo i dati Irpet la Toscana ha stanziato 678 milioni di euro nel Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010, creando 10mila unità occupazionali entro il 2010. Nell’ultimo anno e mezzo l’idroelettrico è cresciuto di un + 1,8 %, la geotermia di un + 10 %, le biomasse di un + 132 %, il fotovoltaico di un + 1.428,5% e l’eolico di + 378,6 %. Non solo, l a Toscana, su 66 indicatori di sostenibilità, è al secondo posto dopo il Trentino Alto Adige.
Ha le idee chiare Enrico Rossi e spiega, punto per punto, anche gli interventi che la Regione intende portare avanti per sostenere un’economia più virtuosa con un sistema che faccia centro sul rispetto dell’ambiente e su un futuro nuovo che non può prescindere dalle questioni della sostenibilità con le quali ogni territorio si trova a doversi confrontare ogni giorno. “Vogliamo raddoppiare la spesa per la manutenzione dei boschi e la tenuta idrogeologica della montagna – insiste ancora Rossi – aumentare il patrimonio boschivo della Regione che è il più grande d’Italia. Questo significa altri mille lavoratori in questo settore, vuol dire incentivare le biomasse come produzione di energia”. “E ancora – ha concluso il presidente – possiamo fare di più anche con la filiera corta, perché questa abbia a livello locale gli elementi di trasformazione del prodotto agricolo in prodotto agroalimentare e si possa commercializzare in questa regione, riducendo i trasporti e tutti i problemi che da questi derivano”.
Proprio sul tema dell’economia Rossi era intervenuto anche ieri dal proprio profilo di Facebook “L’economia è anche questione morale, se non si rispettano le regole, anche quelle non scritte, l’economia non potrà ripartire”. Una questione morale che – allargata a livello globale – significa impegno di tutte le nazioni per rilanciare la green economy, uno dei capisaldi della politica di Barack Obama e sulla quale vuole puntare anche la Toscana. Uno dei capisaldi infine anche dell’Associazione Amerigo – promotrice dell’evento di oggi – “Basta sfogliare i quotidiani di oggi per capire come i temi dello sviluppo economico e quelli dell’economia sostenibile si incrociano – ha detto il presidente dell’Associazione Massimo Cugusi – basta guardare i problemi del Golfo del Messico , il rischio dell’inquinamento in Lousiana, la volatilità delle borse per capire come un’economia solida è oggi, innanzitutto, un’economia sostenibile”.