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Geotermia – I numeri della Toscana

A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto.

PROVINCIA CENTRALI POTENZA NOMINALE % POTENZA NOMINALE PRODUZIONE % PRODUZIONE
MW MWH
GROSSETO 9 220 24,06% 1.409 24,46%
PISA 16 474,5 51,89% 2.907 50,48%
SIENA 9 220 24,06% 1.443 25,06%
TOTALE TOSCANA 34 914,5 100% 5.758 100%

 

La maggior parte della potenza nominale installata (Vedi Open Data Enel Green Power) – e quindi della produzione – si colloca all’interno della provincia di Pisa, con circa il 50% del totale, a cui corrisponde anche il 50% della produzione elettrica al netto dell’autoconsumo della produzione.

Seguono Grosseto e Siena con circa il 25% a testa, sia in termini di potenza che di produzione geotermoelettrica.

Nel complesso, la produzione geotermoelettrica totale conta di oltre 6.000 MWh che, oltre a rappresentare il 38% dell’energia elettrica prodotta in Toscana riescono a soddisfare circa il 30% del fabbisogno elettrico regionale, costituiscono oltre il 78% della produzione di energia rinnovabile dell’intera Regione. (Vedi Terna, pag.20-21)

Contando gli oltre 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, forniscono calore utile a riscaldare più di 10 mila utenti residenziali, circa 30 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare, floricola e dell’artigianato.

Il turismo geotermico si conferma una risorsa importante e un volano di sviluppo assolutamente non trascurabile.

Delle oltre 120mila presenze (vedi Comunicato Stampa Enel del 05/04/2018), circa la metà (quindi circa 60mila) sono direttamente riconducibili ad un turismo di tipo “geotermico”, direttamente richiamato dalla presenza di questa fonte rinnovabile.

Il Museo della Geotermia di Larderello, il Parco delle Biancane di Monterotondo M.mo, il Parco delle Fumarole di Sasso Pisano, i percorsi di trekking intorno alle manifestazioni naturali di Monterotondo e alla centrale di Bagnore sull’Amiata, le Centrali Aperte, ma anche gli edifici storici e connessi alla vicenda e alla storia della geotermia e di Francesco De Larderel e dei suoi successori, solo per citare alcune delle numerose attrazioni turistiche di un territorio unico ed irripetibile nel suo genere a livello nazionale ed internazionale.

Un’offerta turistica in cui la valorizzazione delle peculiarità storiche, paesaggistiche e sociali del territorio si coniuga con una filiera agroalimentare sostenibile rappresentata dalla Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile della Toscana promossa da CoSviG, Fondazione SlowFood per la Biodiversità e SlowFood Toscana, formata da produttori che hanno scelto di usare prevalentemente energia proveniente da fonte rinnovabile (geotermia in primis) nei processi aziendali.